Combatterono a iwo jima

I combattimenti di Iwo Jima sono stati uno dei momenti più significativi della Seconda Guerra Mondiale, in cui si sono scontrate le forze americane e quelle giapponesi per il controllo di unisola strategica nel Pacifico.

Lisola, situata a circa 1200 chilometri dal Giappone, è stata il teatro di una delle battaglie più sanguinose e cruente della guerra, con numerose perdite da entrambe le parti.

La battaglia di Iwo Jima è iniziata il 19 febbraio 1945, quando le forze americane hanno sbarcato sullisola con lobiettivo di conquistarla e utilizzarla come base aerea per i bombardamenti sul Giappone.

Tuttavia, i giapponesi erano ben preparati e avevano costruito una serie di fortificazioni e bunker sotterranei sullisola, rendendo la loro difesa estremamente difficile.

I combattimenti sono durati per ben 36 giorni, durante i quali le truppe americane hanno dovuto affrontare non solo le forze giapponesi ma anche le difficili condizioni del terreno e del clima.

Lisola era coperta da sabbia nera vulcanica che rendeva difficile il movimento delle truppe e il caldo tropicale e lumidità resero la battaglia ancora più estenuante.

Nonostante le difficoltà, le truppe americane hanno combattuto con coraggio e determinazione e sono riuscite a conquistare gradualmente lisola, sconfiggendo i giapponesi che offrivano una resistenza accanita.

I combattimenti sono stati estremamente cruenti, con costanti scontri corpo a corpo e bombardamenti aerei e navali che hanno causato numerose vittime da entrambe le parti. Una delle immagini più iconiche della battaglia di Iwo Jima è quella della bandiera americana issata sul Monte Suribachi, il punto più alto dellisola.

La foto, scattata dal fotografo Joe Rosenthal, è diventata un simbolo di coraggio e determinazione delle truppe americane e ha ispirato la creazione del famoso monumento del Memorial dei Marines a Washington DC.

Nonostante la conquista dellisola, i combattimenti continuavano ancora nelle grotte e nei bunker sotterranei dove i giapponesi si erano rifugiati.

La resistenza giapponese è stata estremamente tenace e solo il 26.